L’edizione 2023 è stata un’occasione per guardarsi indietro e tracciare un primo bilancio del percorso fatto fino ad ora dal nostro progetto di divulgazione.
Da quando è nato Trentino 2060 si sono susseguiti una serie di eventi drammatici, improvvisi e poco prevedibili, i quali hanno contribuito a esacerbare l’insicurezza nei confronti del domani, soprattutto tra le nuove generazioni. Gli effetti della pandemia, dell’invasione dell’Ucraina e dei cambiamenti a cui stiamo assistendo anche al di fuori dell’Europa restituiscono un mondo diverso rispetto a quello nel quale si è tenuta la prima edizione anche se, in fondo, sono passati solo quattro anni: il prezzo dell’energia ha toccato i suoi massimi storici; il tasso di inflazione non è mai stato così alto dagli anni Ottanta; la guerra – il cui concetto era stato addirittura rimosso da alcune visioni politiche occidentali – è tornata in Europa, dissestando gli equilibri geopolitici internazionali. E tutto ciò avviene in un contesto in cui la crisi climatica è sempre più pressante.
È proprio per questo a Trentino 2060 ci siamo chiesti se il futuro, o meglio, la nostra idea di futuro desiderabile, stia subendo delle significative battute di arresto. In altre parole, se il futuro possa – in questo momento storico – addirittura dirsi in pausa, in stand-by”.
“Boomers” spettacolo
La digitalizzazione e l’intelligenza artifciale stanno trasformando rapidamente il mondo del lavoro. L’automazione di alcuni processi produttivi, l’implementazione di robot e l’utilizzo di strumenti digitali sempre più sofsticati stanno cambiando il modo in cui le attività sono organizzate e svolte. Questi cambiamenti offrono molte opportunità, come ad esempio la possibilità di aumentare la produttività, ma presentano anche alcune sfde importanti, come il rischio di disoccupazione tecnologica.
Durante l’edizione 2023 del Festival si è tenuto il laboratorio “Il lavoro al tempo dell’AI”, con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico in una rifessione sulla relazione tra le nuove tecnologie e il mondo del lavoro e per costruire insieme una visione comune del futuro del lavoro in un’epoca di rapida digitalizzazione.
Durante il festival i partecipanti hanno avuto l’occasione di fare esperienza dei sapori più caratteristici della Valsugana, assaggiando le specialità alimentari e vinicole proposte alla fine di alcuni eventi.
Per questa edizione sono stati offerti due buffet, una colazione e una degustazione di vini e prodotti tipici.
Trentino 2060 è lieto di collaborare con diversi enti e realtà locali come Comune di Borgo Valsugana, Casse Rurali Trentine, Fondazione Valtes, Acqua Levico, Mediocredito Investitionsbank, Arte Sella, Fondazione Trentina De Gasperi, Comunità Valsugana e Tesino, Rifugio Crucolo, APT Valsugana, il T Quotidiano (media partner)
“Trentino 2060: pensare il presente, immaginare il futuro” è un festival culturale, un luogo sociale che promuove un approccio critico e razionale riguardo ai temi d’attualità che permeano la vita pubblica e privata delle generazioni più giovani.
AGORÀ è un'associazione culturale nata per promuovere un approccio critico e razionale riguardo ai temi di attualità e all'impatto che questi hanno sulla vita delle generazioni più giovani.
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